Giornate trascorse

INNANZITTUTTO VOLEVAMO RINGRAZIARE TUTTI I PARTECIPANTI ALLA STAGIONE 2008-2009 DEL CARDIOCALCIO, DICO, VOLEVAMO PERCHE' QUEST'ANNO LA GLORIOSA LONGOBARDA SI E' RIFATTA IL TRUCCO E NON SOLO.
DALLA PREZIOSISSIMA ESPERIENZA DELL'ANNO PASSATO E FIDUCIOSI DELLA NOSTRA VOGLIA DI STUPIRE E DI LAVORARE, QUEST'ANNO LA LONGOBARDA, PER PRIMA COSA CAMBIA NOME, IN VIRTU', DELLA NUOVA SEDE SITA IN QUEL DI "PASSO VARANO" VERDEGGIANTE FRAZIONE DI ANCONA DOVE I NOSTRI CALCIATORI POSSONO GODERE DI ARIA PULITA E TRANQUILLITA', PER PREPARARE AL MEGLIO IL DIFFICILE CAMPIONATO CHE ANDRANNO AD AFFRONTARE.
MA LE NOVITA' NON SONO FINITE, DA QUESTO CAMPIONATO LA NEONATA "VIRTUS VARANO" SI BENEFICIA DI UN PERSONAGGIO NOTO SOLO A POCHI ADDETTI AI LAVORI, SI TRATTA DI ALESSANDRO LONGO DETTO " EL CAPAREZZA" ALLENATORE EMERGENTE CHE BEN A FIGURATO NELLE SQUADRE LICEALI E NELLE CATEGORIE INFERIORI, E CHE QUEST'ANNO NOI PENSIAMO ABBIA RAGGIUNTO LA MATURITA' NECESSARIA PER AFFRONTARE UN VERO CAMPIONATO.
LA SQUADRA SI E' RINGIOVANITA, ABBIAMO AFFIANCATO ALLE NOSTRE COLONNE MAICON J. ZANETTI LANGELLA CHIVU AMBROSINI GIOVANI CAMPIONI COME GIOVINCO-DE CEGLIE-BALOTELLI-DESSENA-FOGGIA E TANTI ALTRI, SICURI CHE, GRAZIE A METODI INNOVATIVI, E A NOVITA' TECNICO-TATTICHE CHE CARATTERIZZANO IL LAVORO DEL NUOVO MISTER "EL CAPAREZZA" CI DARANNO DEI RISULTATI SORPRENDENTI.
A QUESTO PUNTO LO STAFF DIRIGENZIALE DELLA "VIRTUS VARANO" AUGURA UN BUON CAMPIONATO A TUTTI E SPERA CHE, LA LEALTA' SPORTIVA ACCOMPAGNI TUTTI NOI LUNGO IL CAMMINO CHE AFFRONTEREMO IN QUESTA COMBATTUTISSIMA STAGIONE SPORTIVA.


il nuovo allenatore "EL CAPAREZZA"

LA NUOVA LIVREA DELLA SOCIETA'


il presidente della
VIRTUS VARANO
mister o'longo

MONTORO - Dopo tante indecisioni e posticipazioni, ieri si effettuata la cosi’ tanta attesa asta di calciomercato; tante le novità quest’anno a partire dalla sede (alcune perplessità…), team rinnovati ai nastri di partenza, colpi di scena sui calciatori, accuse ai presidenti e le dimissioni del presidentissimo e la nomina di un nuovo presidentissimo con idee nuove e mentalità più aperta.
Alle 17:40 i presidenti arrivano nella nuova sede, suddivisi in 3 fasce diverse, dopo un lungo inseguimento ”style london” della caccia alla lepre, nel tentativo di mettere fuori gioco alcuni avversari,tentativo fallito. Le facce erano le stesse della passata stagione, con il solito remissivo presidente de leccezionale sostituto dignitosamente, si dirà a fine giornata, dal proprio DG pantaleone corvino e una faccia nuova che accompagnava mister canà. inizialmente si pensava alla presentazione in sede ufficiale di un proprio colpo di mercato, infatti si sussurrava sottovoce: miiii,è jovetic… chi lo stilista; no, quello e giovanni allevi chiamato dal presidentissimo per lo spettacolo di apertura dei giochi; interviene mister porta nigro "mha che minghia dhite, lo conosco iho, è cocciante è venuto per promuovere la partita del cuore contro la nazionale cantanti"; ma solo l’intervento di mister canà chiarisce tutto… vi presento una persona importantissima per me, è come un figlio, ahh-ahh come sono simpatico, è il nuovo presidente dell’atletico varano, Alessandro crisantemo .
Dopo le presentazioni, i saluti e gli abbracci (tipo selezione finale miss italia), ringraziamenti per la passata stagione e le congratulazioni ai vincitori morali e non della suddetta, si è passata alla nomina del nuovo presidentissimo, dopo una lunga e combattuta votazione la rispuntata nuovamente il presidentissimo Francesco Tronculetti - Provera, per un campionato più innovativo (un po’ come il ritorno di matarrese), era l’uomo giusto hanno detto gli elettori.
L’asta come al solita è stata lunga, combattiva, a tratti estenuante e piena di colpi di scena. Alla fine comunque tutti erano soddisfatti, o quasi. Si sono fatti già i primi nomi dei favoriti, con un pizzico di scaramanzia. Secondo alcuni presidenti partiranno in prima fila: la sammarchigiana di ibra e trezegol, e leccezionale di mutu e il tir; in seconda fila l’olimpia di dinho e i campioni in carica con un hamsik in più, terza fila per l’atletico varano di totti & co e la salentina con il rinnovato di natale, infine 4 fila iTeam con il suo pupillo cassano e la estrella polar di kakà (con la speranza di tutti i juventini e interisti che mister porta nigro influisca sul talento rosso-nero).

DIRITTI TV: secondo nodo di giornata i diritti TV. Offerta troppo bassa secondo i presidenti, che hanno detto in coro, non siamo qui ad pettinare le pantegane. Dunque niente cardiocalcio 2 in chiaro, non partirà nemmeno per la prima volta la nota trasmissione radiofonica “tutto il calcio minuto per minuto” e nemmeno gli highlights. In conclusione ogni squadra ha ceduto le gesta dei propri campioni a singole emittenti radio-televisive. Infatti la sammarchigiana si è accordata con mediaset-premium + teleradioerre, leccezionale con sky + studio 100 tv (strappato ai cugini della salentina, per dar ancor più pepe ad un derby già infuocato), salentina con la7 carta più + telenorba, olimpia con teleadriatica 7 gold, ahimè per iTeam che in un primo momento aveva trovato un accordo con tvrs ma quando si sono accorti che da quelle parti non c’era il segnale si è disdetto tutto, l’estrella polar asta deserta per la cessione dei propri diritti ha trovato però un accordo all’interno di una trasmissione radiofonica su antenna bruzia tra uno spazio pubblicitario e l’altro aggiornerà sui risultati della squadra, l’atletico varano ha rinnovato con telelongobarda + uno spazio su radioconero durante le dirette + antenna sud, infine la più ambita moggiopoli ha ceduto tutti i suoi diritti alla emittente della santa sede tele vaticano center + radio vaticano nello spazio ” tifosi con il daspo, mai più”, per abbonarsi sottoscrivere un piccolo abbonamento di 500 euro con un versamento sul cc 8x1000.

LITI FURIBONDE: su tutte quella tra il presidentissimo e il presidente della sammarchigiana. Il primo, infatti non ha gradito la satira di quest’ultimo ed ha colto occasione ieri per un rabbioso sfogo, dettato più che altro dal calciomercato finito da poco, cioè da qualche colpo rimastogli in canna, ma soprattutto dal fatto che era a stomaco vuoto e metteteci che dice che si è messo a dieta.
L’episodio risale ad un torneo estivo in casa dell’ormai vecchio stadio arena longobarda, prossimo alla demolizione, infatti è in via di perfezionamento il nuovo impianto in quel di varano.
Presente a quell’evento anche il presidente U.E.F.A. C. Micheal Costantini’, e proprio a quest’ultimo e legato l’episodio ingravescente, legato ad una presunta imitazione del presidentissimo nei confronti di costantini’ (tipo quella che cassano fece a capello... ), suggerita appunto in tale sede dal responsabile dell’allora fovea, forse ancora amareggiato dal boccone amaro del secondo posto non sceso giù.

INTERROGATIVI: son tanti e non si potrebbero rispondere cosi subito,perché dietro ci sarebbero trame ben complesse.iniziamo con:
- perché in quella sede, familiare a qualcuno?
- chi era quell’individuo che dava le notizie di mercato?
- e le notizie erano vere?
- la strana visita della triade, a cosa era dovuta?
- il piccolo Tommaso che si aggirava intorno ai vari presidenti, è sicuro che non sappia leggere ancora?
- chi ha scelto il ristorante?
Come sapete il mio non è un giornale di parte, e non ha mai attaccato nessuno, e se in questo caso qualcuno si sente attaccato e solo perché forse ha la coda di paglia…no!

LA CENA: finalmente si è fatta la affamosa cena di fine/inizio campionato…pomeriggio intenso che ha portato gli invitati esausti ad una cena soltanto in veste formale, per la serie stasera sono ancora gonfio del pranzo che quasi-quasi salto la cena. Che però come si sa in questi casi l’appetito vien mangiando, appunto la scena che si presentava agli occhi del personale del locale ricordava molto l’attacco delle locuste ad un campo di grano, o meglio Hiroshima, la frana di posatora ecc…
Un ultimo riferimento alla serata va fatto alla faccia dell’incredulo cameriere quando si è sentito ordinare la panna cotta al kiwi, dicendo dentro di se come so riconoscere i froci io, nessuno .

Grazie per la collaborazione di tutti, BUON CAMPIONATO A TUTTI e VINCA IL MIGLIORE!!!

N.B. Si ringrazia il cognato di matteo per la concessione del bar Karisma e il ristorante "La taverna dell'arco".

Dopo tanto pensare e parlare ecco la prima giornata della seconda edizione della Cardiocalcio Cup:
REAL MOGGIOPOLI ITEAM 2.0
SAMMARCHIGIANA ESTRELLA POLAR
A.S. OLIMPIA LECCEZIONALE
VIRTUS VARANO SALENTINA

Subito fuochi d'artificio per lo scontro al vertice (almeno per la prima giornata...) tra Real Moggiopoli e iTeam 2.0... checché ne dica il Presidentissimo quest'anno sarà un'altra musica!!!

Invito tutti gli allenatori ad iscriversi sul forum e a partecipare alle discussioni pre e post giornata sulla discussione realtiva, che verrà aperta alla fine della giornata appena trascorsa.
Nel topic di giornata si potranno anche inserire le formazioni in modo che tutti le possano vedere senza caricare troppo le spalle del già indaffaratissimo Presidentissimo!!!

Si può anche fare un giochino, parallelo al fantacalcio vero e proprio, e cioè i pronostici delle partite, così vediamo alla fine chi ci becca di più...
Il mio pronostico per la giornata...
REAL MOGGIOPOLI ITEAM 2.0 2
SAMMARCHIGIANA ESTRELLA POLAR 1
A.S. OLIMPIA LECCEZIONALE X
VIRTUS VARANO SALENTINA 1

Ai posteri l'ardua sentenza....

La nuova stagione non sembra partire con i migliori auspici... questo il bollettino di guerra ad inizio settimana degli indisponibili per domenica per la sfida contro sua Maestà:
Difesa: Campagnaro, Accardi, Zapata, Samuel
Centrocampo: Perrotta
Attacco: Adriano, Rocchi

Ma ci sarà da sudare, Presidentissimo....

JULIO CESAR
PANUCCI
MANDELLI
MAFREDINI
PALOMBO
DONI
VOLPI
OLIVERA
DIANA
CASSANO (pronto per il gol dell'ex....)
ADAILTON

A disposizione:
TOLDO
CASSETTI
SAMUEL
JANKOVIC
PADOIN
ESPOSITO
PAONESSA

Non si è fatto in tempo a festeggiare per l'esonero del "fumantino" allenatore del Moggiopoli... che ecco apparire all'orizzonte un tale Special non si sa che cosa!!!
Molte in ogni caso le cose in comune con il vecchio mister.... e non sarà difficile capire cosa!
Già dalla prima giornata pare che l'avversario del Moggiopoli giocherà in dieci!
Ma forse tutto fa parte di una tattica studiata a tavolino..
E cmq preparate anche quest'anno qualche camion di fazzoletti!

Salve a tutti!!!
Si ricomincia!!!!
Bando alle ciance... e alla panna cotta al kiwi!!
é tempo di dimostrare sul campo quanto valete!!
The Champ is here!!!!!!!!!!!!!
Provate a scucirci lo scudetto dal petto se ci riuscite!!


ecco a voi la "probabile" formazione che domani scenderà in campo contro la rimaneggiata I TEAM 2.0!

Frey

Balzaretti
Cicinho
Stovini

Pizarro
Hamsik
Cambiasso
Mancini
Camoranesi

Pandev
Lavezzi

Panchina: Storari, Domizzi Di Loreto, Kolarov Fini, Mascara Figueroa

Ballottaggi: Stovini 60% - Domizzi 40% Camoranesi 80% - Mascara 20%

E' di qualche ora fa la notizia ufficiale del licenziamento di mister Kaluciani da parte del Real.
Non è bastato vincere lo scudetto al talentuoso tecnico marchigiano per assicurarsi un'altra stagione alla guida del Moggiopoli. Pare che lo stesso kaluciani abbia appreso la notizia all'ultimo momento ma dalle sue prime parole in esclusiva per il forum Cardiocalcio non sembrava sorpreso:
"Me lo sentivo... era nell'aria... già dalla calciomercato si capiva che non c'era più fiducia da parte della società" rivela sconsolato "ho chiesto la conferma di Kaka e invece abbiamo preso un centrocampista che fa caca', ossia Kolarov... ne ho chiesto uno per l'ala "destra" e mi hanno preso Fini!!; e in attacco? mi sono raccomandanto per uno davvero forte e chi mi prendono? Sansone!! che amarezza..."

Secca la risposta della società attraverso uno scarno comunicato: "prendiamo atto della dieta intrapresa da mister Kaluciani, e quindi quest'anno.. niente panettone!!"

già da domani, sulla panchina del Moggiopoli farà il suo esordio ufficiale il nuovo tecnico: The Special One!!
sempre in esclusiva ai nostri microfoni le sue prime parole: "non sono un pirla!, ma non mettetemi alla prova..."

la sammarchigiana

carrizo
maldini
cordoba
stendardo
sissoko
rosina
seedorf
nedved
trezeguet
zarate
ibrahimovic

muslera
pieri
ferrari
conti
brocchi
gilardino
marconi

Formazione Ufficiale Real Moggiopoli:

Frey

Balzaretti
Stovini
Cicinho

Cambiasso
Mancini
Hamsik
Pizarro
Camoranesi

Pandev
Lavezzi

Storari, Domizzi Di Loreto, Kolarov Fini, Mascara Figueroa

formazione ufficiale giornata 1:
LA SALENTINA

1. ABBIATI
2. GARICS
3. RIISE
4. PORTANOVA
5. FERREIRA PINTO
6. BRIENZA
7. AQUILANI
8. FLAMINI
9. DI NATALE
10 VUCINIC
11. PELLISSIER

panchina:
12. KALAC
13. DAINELLI
14. CIRILLO
15. GUARENTE
16. GARGANO
17. DI VAIO
18. PEPE

VIRTUS VARANO 3--5--2
titolari
portiere
DONI
difensori
MAICON
MAXWELL
TONETTO
centrocampisti
FOGGIA
AMBROSINI
PIRLO
SANTANA
ZANETTI
attaccanti
MICCOLI
BALOTELLI

panchina
ARTHUR
VARGAS
DE CEGLIE
GIOVINCO
DESSENA
OSVALDO
PAPA WAIGO
ci tengo a precisare che in data 12 settembre avevo mandato la formazione a tutti ma la mail di luigi mi è tornata indietro in quanto avevo come indirizzo luigi.tore@tiscali.it invece di libero.it
ho rimediato, però ho notato che mandandogli nuovamente la formazione non in formato execel si poteva creare un pò di confusione in quanto si poteva confondere sugli uomini in panchina; prego l'allenatore della SALENTINA di confrontarla con questa che risulta essere + chiara, chiedo scusa per l'inconveniente.

BUFFON

GRYGERA
LEGROTTAGLIE
GASTALDELLO

KAKA'
JOVETIC
LEDESMA
COSSU
CIGARINI

AMAURI
SHEVCHENKO


CHIMENTI

BOVO
RADU

SAMMARCO
TISSONE

PATO
DICA

IL RIGORE PIU' LUNGO DEL MONDO

Il rigore più fantastico di cui io abbia notizia è stato tirato nel
1958 in un posto sperduto di Valle de Rìo Negro, una domenica
pomeriggio in uno stadio vuoto. Estrella Polar era un circolo con i
biliardi e i tavolini per il gioco delle carte, un ritrovo da ubriachi
lungo una strada di terra che finiva sulla sponda del fiume. Aveva una
squadra di calcio che partecipava al campionato di Valle perché di
domenica non c’era altro da fare e il vento portava con sé la sabbia
delle dune e il polline delle fattorie.
I giocatori erano sempre gli stessi, o i fratelli degli stessi. Quando
avevo quindici anni, loro ne avevano trenta e a me sembravano
vecchissimi. Dìaz, il portiere, ne aveva quasi quaranta e i capelli
bianchi che gli ricadevano sulla fronte da indio arcuano. Alla coppa
partecipavano sedici squadre e l’Estrella Polar finiva sempre dopo il
decimo posto. Cedo che nel 1957 si fossero piazzati al tredicesimo e
tornavano a casa cantando, con la maglia rossa ben ripiegata nella
borsa perché era l’unica che avessero. Nel 1958 avevano cominciato a
vincere per uno a zero con l’Escudo Cileno, un’altra squadra
miseranda. Nessuno ci badò. Invece, un mese dopo, quando avevano vinto
quattro partite di seguito ed erano in testa al torneo, nei dodici
paesi di Valle si cominciò a parlare di loro.
Le vittorie erano state tutte per un solo goal, ma bastavano a far
rimanere il Deportivo Belgrano, l’eterno campione, la squadra di
Padìn, di Constante Gauna e di Tata Cardiles, al secondo posto, con un
punto di distacco. Si parlava dell’Estrella Polar a scuola,
sull’autobus, in piazza, ma nessuno immaginava ancora che alla fine
dell’autunno avrebbero avuto ventidue punti contro i ventuno dei
nostri.
I campi si riempivano per vederli finalmente perdere. Erano lenti come
somari e pesanti come armadi ma marcavano a uomo e gridavano come
maiali quando non avevano la palla. L’allenatore, uno vestito di nero,
con baffetti sottili, un neo sulla fronte e mozzicone spento tra le
labbra, correva lungo la linea laterale e li incitava con una verga di
vimini quando gli passavano vicino. Il pubblico ci si divertiva e noi,
che giocavamo di sabato perché eravamo più piccoli, non riuscivamo a
spiegarci come potessero vincere se giocavano così male.
Davano e ricevevano colpi con tale lealtà e con tale entusiasmo che
dovevano appoggiarsi gli uni agli altri per uscire dal campo mentre la
gente li applaudiva per l’uno a zero e porgeva loro bottiglie di vino
rinfrescate sotto la terra umida. La sera facevano festa nel
postribolo di Santa Ana e la Gorda Zulema si lamentava perché
mangiavano le poche cose che conservava nella ghiacciaia.
Erano diventati l’attrazione del paese e a loro tutto era consentito.
I vecchi li raccoglievano nei bar quando bevevano troppo e
cominciavano ad attaccar briga; i commercianti li omaggiavano di
qualche giocattolo e di caramelle per i bambini e al cinema le ragazze
accettavano carezze al di sopra delle ginocchia. Fuori dal paese,
nessuno li prendeva sul serio, neppure quando avevano vinto con
l’Atletico San Martìn per due a uno. Nel pieno dell’euforia furono
sconfitti come tutti quanti a Barda del Medio e sul finire dell’andata
persero il primo posto quando il Deportivo Belgrano li sistemò con
sette goal. Tutti credemmo, allora, che la normalità fosse stata
ristabilita.
Ma la domenica dopo vinsero per uno a zero e continuarono nella loro
litania di laboriose, orrende vittorie e arrivarono alla primavera con
un solo punto in meno rispetto al campione.
L’ultimo scontro divenne storico a causa del rigore. Lo stadio era
tutto esaurito e lo erano anche i tetti delle case vicine e il paese
intero aspettava che il Deportivo Belgrano, giocando in casa,
replicasse almeno i sette goal dell’andata. Il giorno era fresco e
assolato e le mele cominciavano a colorirsi sugli alberi. L’Estrella
Polar aveva portato oltre cinquecento tifosi che presero d’assalto la
tribuna e i pompieri dovettero tirar fuori gli idranti per farli stare
calmi.
L’arbitro che fischiò il rigore era Herminio Silva, un epilettico che
vendeva biglietti della lotteria nel circolo locale e tutti quanti
capirono che si stava giocando il lavoro quando al quarantesimo del
secondo tempo si era ancora sull’uno a uno e non aveva fischiato la
massima punizione, anche se quelli del Deportivo Belgrano entravano a
tuffo nell’area dell’Estrella Polar e facevano capriole e salti
mortali per impressionarli. Sul pareggio la squadra locale era
campione e Herminio Silva voleva conservare il rispetto di sé e non
concedeva il rigore perché non c’era fallo.
Ma al quarantaduesimo rimanemmo tutti a bocca aperta quando la
mezz’ala sinistra dell’Estrella Polar infilò una punizione da molto
lontano e portò la squadra ospite sul due a uno. Allora sì che
Herminio Silva pensò al suo lavoro e allungò la partita fino a quando
Padìn entrò in area e appena gli si avvicinò un difensore fischiò.
Fece uscire dal fischietto un suono stridulo, imponente e indicò il
punto del rigore. All’epoca, il luogo dell’esecuzione non era indicato
con il dischetto bianco e bisognava contare dodici passi da uomo.
Herminio Silva non riuscì nemmeno a raccogliere il pallone perché
l’ala destra dell’Estrella Polar, Rivero, detto el Colo, lo stese con
un pugno sul naso. La rissa fu così lunga che scese la sera e non ci
fu modo di sgomberare il campo né di risvegliare Herminio Silva. Il
Commissario, con una lanterna accesa, sospese la partita e diede
ordine di sparare in aria. Quella sera il comando militare decretò lo
stato di emergenza, o qualcosa del genere, e fece preparare un treno
per allontanare dal paese tutti quelli che non sembravano del posto.
Secondo il tribunale della Lega, che venne riunito il martedì
seguente, si dovevano giocare ancora venti secondi a partire
dall’esecuzione del calcio di rigore, e quel match privato tra
Constante Gauna, il cannoniere, e el Gato Dìaz in porta, avrebbe avuto
luogo la domenica dopo, ullo stesso campo, a cancelli chiusi. Così
quel rigore durò una settimana ed è, se nessuno mi dimostra il
contrario, il più lungo della storia.
Mercoledì marinammo la scuola e andammo nel paese vicino a curiosare.
Il circolo era chiuso e tutti gli uomini si erano riuniti sul campo,
tra le dune. Avevano formato una lunga fila per battere i rigori
contro el Gato Dìaz e l’allenatore con il vestito nero e il neo sulla
fronte cercava di spiegare loro che quello non era il modo migliore di
mettere alla prova il portiere. Alla fine, tutti tirarono il loro
rigore e el Gato ne parò parecchi perché li battevano con ciabatte e
scarpe da passeggio. Un soldato bassino, taciturno, che stava in fila,
sparò un tiro con la punta dell’anfibio militare che quasi sradica la
rete. Sul far della sera tornarono in paese, aprirono il circolo e si
misero a giocare a carte. Dìaz rimase tuta la sera senza parlare,
gettando all’indietro i capelli bianchi e duri finché dopo mangiato
s’infilò lo stuzzicadenti in bocca e disse: - Constante li tira a
destra.
- Sempre, -disse il presidente della squadra.
- Ma lui sa che io so.
- Allora siamo fottuti.
- Sì, ma io so che lui sa, - disse el Gato.
- Allora buttati subito a sinistra, - disse uno di quelli che erano
seduti a tavola.
- No. Lui sa che io so che lui sa, - disse el Gato Dìaz e si alzò per
andare a dormire.
- El Gato è sempre più strano, - disse il presidente della squadra nel
vederlo uscire pensieroso, camminando piano.
Martedì non andò all’allenamento e nemmeno mercoledì. Giovedì, quando
lo trovarono che camminava sui binari del treno, parlava da solo e lo
seguiva un cane dalla coda mozzata.
- Lo pari? - gli domandò, ansioso, il garzone del ciclista.
- Non lo so. Che cosa cambia, per me? - domandò.
- Che ci consacriamo tutti, Gato. Glielo diamo nel culo a quelle
checche del Belgrano.
- Io mi consacro quando la rubia Ferriera mi dirà che mi vuole bene, -
disse e fischiò al cane per tornarsene a casa.
Venerdì la rubia Ferreira badava come sempre alla merceria quando il
sindaco entrò con un mazzo di fiori e con un sorriso largo quanto
un’anguria aperta.
- Questi te li manda el Gato Dìaz e fino a giovedì tu devi dire che è
il tuo fidanzato.
- Poveretto, - disse la donna con una smorfia e nemmeno li guardò,
quei fiori che erano arrivati da Neuquén con l’autobus delle dieci e
mezza.
La sera andarono al cinema insieme. Nell’intervallo, el Gato uscì
nell’atrio per fumare e la rubia Ferreira rimase sola nella penombra,
con la borsa sulla gonna, a leggere cento volte il programma senza
alzare lo sguardo.
Sabato pomeriggio el Gato Dìaz chiese in prestito due biciclette e
andarono a fare una passeggiata sulla riva del fiume. Mentre iniziava
il pomeriggio cercò di baciarla ma lei girò la faccia e disse che
forse gliel’avrebbe permesso domenica sera, se parava il rigore, al
ballo.
- E io come faccio a saperlo? - disse lui.
- A sapere cosa?
- Se mi devo buttare da quella parte.
La rubia Ferreira lo prese per mano e lo portò fino al posto in cui
avevano lasciato le biciclette.
- In questa vita non si sa mai chi inganna e chi è ingannato, -disse
lei.
- E se non lo paro? - domando el Gato.
- Allora vuol dire che non mi vuoi bene, -rispose la rubia, e
tornarono in paese.
La domenica del rigore partirono dal circolo venti camion carichi di
gente, ma la polizia li bloccò all’ingresso del paese e dovettero
fermarsi accanto alla strada, ad aspettare sotto il sole. A quei tempi
e in quel posto non c’erano né televisori né stazioni radio né qualche
altro mezzo per seguire cosa succedeva su un campo chiuso, così quelli
dell’Estrella Polar predisposero una specie di staffetta tra lo stadio
e la strada.
Il garzone del ciclista salì su un tetto da dove si vedeva la porta di
Gato Dìaz e da lì avrebbe raccontato quello che vedeva a un altro
ragazzo che stava sul marciapiede e che a sua volta lo avrebbe
riferito a un altro che stava a venti metri e così via finché ogni
particolare sarebbe arrivato al punto in cui aspettavano i tifosi
dell’Estrella Polar.
Alle tre del pomeriggio le due squadre scesero in campo vestite come
se dovessero giocare una vera partita. Herminio Silva aveva la divisa
nera, scolorita ma in ordine quando tutti furono schierati a
centrocampo andò dritto verso el Colo Rivero che gli aveva dato il
pugno la domenica prima e lo espulse. Non era ancora stato inventato
il cartellino rosso e Herminio indicava la bocca del tunnel con mano
ferma da cui pendeva il fischietto. Alla fine, la polizia portò via a
spintoni el Colo che sarebbe voluto rimanere a vedere il rigore.
Allora l’arbitro andò fino alla porta con la palla stretta contro un
fianco, contò dodici passi e la sistemò a terra. El Gato Dìaz si era
pettinato con la brillantina e la testa gli risplendeva come una
pentola di alluminio.
Noi lo osservavamo appoggiati contro il muretto che circondava il
campo, proprio dietro la porta, e quando si dispose sulla riga di
calce e prese a strofinarsi le mani nude cominciammo a scommettere su
quale lato avrebbe scelto Constante Gauna.
Lungo la strada avevano interrotto la circolazione e tutti aspettavano
quell’istante perché erano dieci anni che il Deportivo Belgrano non
perdeva una coppa né un campionato. Anche i poliziotti volevano
sapere, e così lasciarono che la catena di staffette si dislocasse
lungo tre chilometri e le notizie correvano di bocca ritmate dalle
contrazioni del fiatone.
Alle tre e mezza, quando Herminio Silva ebbe ottenuto che i dirigenti
delle due squadre, gli allenatori e le forze vive del popolo
abbandonassero il campo, Constante Gauna si avvicinò per sistemare la
palla. Era magro e muscoloso e aveva le sopracciglia tanto folte che
la faccia ne sembrava tagliata in due. Aveva tirato tante volte quel
rigore - raccontò poi - che lo avrebbe rifatto in ogni momento della
sua vita, sveglio o addormentato.
Alle quattro meno un quarto, Herminio Silva si dispose a metà strada
tra la porta e il pallone, portò il fischietto alla bocca e soffiò con
tutte le sue forze. Era così nervoso e il sole gli aveva tanto
martellato sulla nuca che quando il pallone partì in direzione della
porta sentì gli occhi rovesciarglisi all’indietro e cadde di spalle
schiumando dalla bocca. Dìaz fece un passo in avanti e si buttò sulla
destra. Il pallone partì roteando su se stesso verso il centro della
porta e Constante Gauna indovinò subito che le gambe del Gato Dìaz
sarebbero riuscite a deviarlo di lato. El Gato pensò al ballo della
sera, alla gloria tardiva, al fatto che qualcuno sarebbe dovuto
accorrere per mettere in corner il pallone che era rimasto a rotolare
in area.
El petiso Mirabelli arrivò per primo e la mise fuori, contro la rete
metallica, ma Herminio Silva non poteva vederlo perché stava a terra,
si rotolava in preda a un attacco di epilessia. Quando tutta
l’Estrella Polar si rovesciò sopra al Gato Dìaz per festeggiare, il
guardalinee corse verso Herminio Silva con la bandierina alzata e dal
muretto su cui eravamo seduti lo sentimmo gridare : “Non vale! Non
vale!”
La notizia corse di bocca in bocca, gioiosa. La respinta del Gato e lo
svenimento dell’arbitro. A quel punto sulla strada tutti aprirono
damigiane di vino e cominciarono a festeggiare, sebbene il “non vale”
continuasse ad arrivare balbettato dai messaggeri con una smorfia
attonita.
Fino a quando Herminio Silva non si fu rimesso in piedi, sconvolto
dall’attacco, non arrivò la risposta definitiva. Come prima cosa volle
sapere “che è successo” e quando glielo raccontarono scosse la testa e
disse che bisognava tirare di nuovo perché lui non era stato presente
e il regolamento prescrive che la partita non si possa giocare con un
arbitro svenuto. Allora el Gato Dìaz allontanò quelli che volevano
pestare il venditore di biglietti della lotteria al Deportivo Belgrano
e disse che bisognava sbrigarsi perché la sera aveva un appuntamento e
una promessa e andò di nuovo a mettersi in porta.
Constante Gauna non doveva avere molta fiducia in se stesso perché
propose a Padìn di tirare e solo dopo andò vero la palla mentre il
guardalinee aiutava Herminio a stare in piedi. Fuori si sentivano
strombazzamenti festosi dei tifosi del Deportivo Belgrano e i
giocatori dell’Estrella Polar cominciarono a ritirarsi dal campo
circondati dalla polizia.
Il tiro arrivò a sinistra e el Gato Dìaz si buttò nella stessa
direzione con un’eleganza e una sicurezza che non mostrò mai più.
Constante Gauna alzò gli occhi al cielo e cominciò a piangere. Noi
saltammo giù dal muretto e andammo a guardare da vicino Dìaz, il
vecchio, che rimirava il pallone che aveva tra le mani come se avesse
estratto la pallina vincente alla lotteria.
Due anni dopo, quando el Gato era ormai un rudere e io ero un
giovanotto insolente, me lo trovai ancora di fronte, a dodici passi di
distanza, e lo vidi immenso, rannicchiato sulla punta dei piedi, con
le dita aperte e lunghe. Aveva al dito una fede che non era della
rubia ma della sorella del Colo Rivero, india e vecchia come lui.
Evitai di guardarlo negli occhi e cambiai piede; poi tirai di
sinistro, basso, sapendo che non l’avrebbe parato perché era molto
rigido e portava il peso della gloria.
Quando andai a prendere il pallone nella porta, si stava rialzando
come un cane bastonato.
Bene, ragazzo - mi disse. - Un giorno andrai in giro da queste parti a
raccontare che hai segnato un goal a Gato Dìaz, ma nessuno ti crederà.

Rimango sempre stupefatto dai meandri della mente umana...

... speriamo per The Special One di non fare la fine del vecchio allenatore, che mi dicono sia steso sul lettino di fianco a Gascoigne...

Comunque la società ha annunciato anche lo sponsor per il prossimo anno... ecco in anteprima il logo che apparirà sulle maglie del Real Moggiopoli:

E vediamo intanto questa domenica che fine fanno...

PS comunque complimenti per Muntari... ha già fatto due partite di seguito...

Esteta del calcio, non si può non simpatizzare per una squadra come questa!!!

Però come al solito il calcio di oggi non regala più queste emozioni, bisogna accontentarsi dello Special One...

Si può comprare al mercato di novembre Gato Diaz?

Che dire Presidentissimo!!!
Ancona una volta hai calcato le orme del tuo alter ego nerazzurro... ieri sera due autogol per vincere in casa con il Catania....
e oggi hai saggiamente lasciato in panchina due autogol e ti sei ritrovato con Pandev e Hamsik goleador...

che dire? Tanto di cappello.
E allora visto che tu scimmiotti Mourinho, io scimmiotto te... ecco l'allenatore di iTeam 2.0!!!!
UAAAAAN!!!!!!!

REAL MOGGIOPOLI ITEAM 2.0 2-0
SAMMARCHIGIANA ESTRELLA POLAR 2-1
A.S. OLIMPIA LECCEZIONALE 0-2
VIRTUS VARANO SALENTINA 2-0

per la seguente classifica:
LECCEZIONALE 3
REAL MOGGIOPOLI 3
VIRTUS VARANO 3
SAMMARCHIGIANA 3
ESTRELLA POLAR 0
A.S. OLIMPIA 0
ITEAM 2.0 0
SALENTINA 0

A voi lo spazio per commenti e dichiarazioni inerenti la giornata appena trascorsa... io ho già dato...

Formazioni, proclami, dichiarazioni per la seconda giornata del Fantacalcio....

z.leone:si è stata una 2 giorni importante,dopo l'inaspettata vittoria di mia cugina miriam a salsomaggiore(Miss Italia 2008)...la vittoria con l'estrella polar di misura,anche se ne potevamo fare 5.

il giornalista:come risponde a mister porta nigro che dopo le sue dichiarazioni a detto,vha bhene il cardiocalcio ma mo pure miss italia vuol vincere...adesso li facciamo vincere pure il festivalbar e il grande fratello.

z.leone:e chi è?io conosco solo i nigro per caso...

grande vittoria sulla SALENTINA, siamo molto soddisfatti perchè questa vittoria è ossigeno per la nostra squadra, infatti dire che avevamo gli uomini contati è dir poco, tra infortunati e non convocati per motivi tecnici abbiamo avuto qualche difficoltà nello schierare la formazione.
come preannunciato, i nuovi schemi tattici, i nuovi metodi di allenamento e la forma fisica straripante di gente come MICCOLI ha dato i suoi frutti, comunque rimaniamo con i piedi per terra e...sotto a chi tocca!!!!

Che dire... i giocatori forti sono sempre forti, però sarebbe meglio che segnassero di domenica quando gioco contro il Rivale piuttosto che negli incontri di coppa infrasettimanali...
E subito la corazzata Sammarchigiana a rendere ancora più difficile in cammino...
Probabile formazione (da considerare ufficiale qualora non sopraggiungano ulteriori modifiche):

JULIO CESAR
PANUCCI
MANFREDINI
CASSETTI
PALOMBO Capitano
DONI
PADOIN
DIANA
VOLPI
CASSANO
ADRIANO

In panchina:
TOLDO
MANDELLI
ZAPATA
OLIVERA
JANKOVIC
ESPOSITO
ADAILTON

FORMAZIONE DEL VIRTUS VARANO CONTRO IL REAL MOGGIOPOLI.

VIRTUS VARANO 4--4--2

titolari panchina

portiere
DONI ARTHUR
difensori
MAICON MAXWELL
CHIVU RINAUDO
DE CEGLIE
VARGAS
centrocampisti
FOGGIA GIOVINCO
AMBROSINI DESSENA

SANTANA
ZANETTI

attaccanti
BALOTELLI LANGELLA
TOTTI OSVALDO


anche questa settimana purtroppo siamo in emergenza infortuni, si sono aggiunti PIRLO, MICCOLI, JIMENEZ speriamo nel rientro di capitan TOTTI e di CHIVU, e tutto questo accade proprio nella giornata che ci vede nello scontro con il REAL MOGGIOPOLI, sarà un caso? oppure esiste davvero una forza divina, occulta, che muove tutti i fili e noi siamo solo dei burattini??????? come mai c'è stato l'esonero del vincente KALUCIANI ed è stato scelto proprio quello SPECIAL ONE che pareva destinato ad altre panchine??????? comunque le somme si tirano domenica pomeriggio........